Nel contesto d’impresa odierno, il monitoraggio della qualità e della sicurezza dei prodotti lungo la catena produttiva non è un aspetto che possa in alcun modo essere trascurato. Tra i vari strumenti dedicati, un ruolo chiave è sicuramente ricoperto dai sistemi di rilevazione dei metalli ad uso industriale. Questo particolare tipo di dispositivi è infatti essenziale per identificare e rimuovere contaminanti metallici lungo la linea di produzione, assicurando che i prodotti finali siano sicuri per il consumo e conformi agli standard di riferimento. In questa guida provvederemo a fornire una panoramica approfondita in grado di fornire un quadro completo che spazi dai dettagli relativi al funzionamento di un rilevatore di metalli industriale, ai vincoli normativi e alle buone pratiche di manutenzione.
Il rilevatore di metalli ad uso industriale: funzionamento e vantaggi
Cominciando dalle basi possiamo definire un rilevatore di metalli industriale come un dispositivo progettato per individuare la presenza di particelle metalliche all’interno di prodotti o materiali durante il processo produttivo. La sua funzione principale è, dunque, garantire che nessun contaminante metallico comprometta la qualità del prodotto finale.
Per quanto concerne il funzionamento di questi sistemi, i rilevatori di metalli generano campi elettromagnetici tramite una bobina trasmittente, consentendo di identificare la presenza di particelle metalliche nei prodotti: quando un oggetto metallico attraversa l’area di rilevamento, la variazione viene captata da una bobina ricevente che traduce l’alterazione in un segnale elettrico, segnalando la presenza del contaminante.
L’implementazione di rilevatori di metalli nelle linee di produzione offre una serie di vantaggi tanto nell’ambito della tutela del consumatore finale, quanto nell’attività di impresa. A questo proposito è utile segnalare che l’adozione di sistemi per la rilevazione dei contaminanti metallici è fondamentale per
- Assicurare la conformità alle normative e garantire l’aderenza agli standard internazionali di riferimento, come vedremo più avanti;
- Prevenire eventuali guasti dei macchinari industriali, in quanto la presenza di frammenti metallici può contribuire al deterioramento precoce dei macchinari di trasformazione, danneggiando componenti come lame, rulli o pompe.
Le principali tipologie di rilevatori di metalli per la linea di produzione: a nastro, tubolari e a caduta
Per fornire una rapida categorizzazione delle varie tipologie di detector, passiamo ad illustrare le principali tipologie di rilevatori ad uso industriale, comprendono:
- Rilevatori di metalli a nastro, integrati direttamente nei nastri trasportatori. Questi dispositivi trovano applicazione nell’ispezione di prodotti confezionati, risultando essenziali nelle linee produttive industriali tanto del settore alimentare quanto di quello farmaceutico.
- Rilevatori di metalli tubolari, progettati per l’ispezione di una grande varietà di prodotti liquidi, semi-liquidi o pastosi che vengono trasportati attraverso tubazioni.
- Rilevatori di metalli a caduta, utilizzati per prodotti granulari o in polvere – come ad esempio riso, caffè e orzo – che vengono versati all’interno del rilevatore stesso.
Controllo qualità ed uso dei rilevatori di metalli: normativa di riferimento e certificazioni
È noto che i rilevatori di metalli si configurano come strumenti essenziali nelle procedure di controllo qualità all’interno delle linee di produzione industriali. Tali procedure sono andate via via consolidandosi nell’ordinamento giuridico comunitario e nazionale, in una logica di responsabilizzazione delle imprese e tutela della sicurezza di prodotti e servizi. Di particolare rilevanza in questo ambito ricordiamo
- la Direttiva 85/374/CEE sulla responsabilità per danno da prodotti difettosi, integrata successivamente dalle direttive 92/59/CEE e 2001/95/CE sulla sicurezza dei prodotti, introduce il principio della responsabilità oggettiva del produttore a fronte di prodotti difettosi e riconosce ai consumatori la possibilità di ottenere risarcimenti a fronte di danni accertati eventualmente subiti;
- la Direttiva UE 2024/2853 (altrimenti nota come “PLD” o “Product Liability Directive”), di recente approvazione, che provvede ad ampliare lo spettro della normativa precedente e garantire ulteriori tutele per i consumatori.
In coerenza con questi indirizzi si posiziona lo standard internazionale ISO 9001. In particolare, nella revisione del 2015, la norma pone un’enfasi particolare sui processi di monitoraggio e gestione del rischio, includendoli tra i criteri essenziali per la certificazione ISO 9001. In sintesi, la ISO 9001 attesta l’adesione ad una serie di procedure orientate all’implementare di un sistema di gestione della qualità in grado di garantire la capacità dell’azienda di fornire prodotti e servizi conformi alle aspettative dei clienti e alle normative vigenti.
A queste iniziative di natura trasversale, si affiancano specifiche normative settoriali, tra cui possiamo menzionare, a titolo esemplificativo
- il Regolamento (CE) n. 852/2004 che stabilisce le norme generali sull’igiene dei prodotti alimentari, vincolando le imprese all’implementazione di procedure basate sui principi del sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points).
In particolare, aggiungiamo che l’HACCP funge da requisito fondamentale per gli operatori del mercato alimentare che vogliano qualificarsi per la certificazione FSSC, a norma dello standard ISO 22000. La certificazione in questione è rivolta ad aziende operanti nella produzione di alimenti, mangimi e imballaggi, nonché ai settori dello stoccaggio e del trasporto, della ristorazione e della vendita all’ingrosso, e si pone a garanzia dell’adozione di standard di sicurezza alimentare adeguati. Altri vincoli da considerare in questo specifico ambito sono richiesti dal mercato, in particolare quello della GDO. Ai propri fornitori la GDO richiede, infatti, l’adesione a standard di certificazione volontaria tra cui
- IFS (International Featured Standard), che consiste in un sistema di controllo unificato dei sistemi di qualità e sicurezza, applicato a tutti i livelli della produzione, confezionamento e distribuzione di alimenti, comprendente anche attività di intermediazione, commercializzazione e importazione di prodotti alimentari;
- BRC (British Retail Consortium), che tra le proprie linee guida stabilisce che “devono essere utilizzati strumenti di rilevazione dei metalli, salvo nel caso in cui la valutazione dei rischi dimostri che il loro utilizzo non determina un miglioramento dal punto di vista della sicurezza alimentare.”
Come scegliere il rilevatore di metalli industriale più adatto al tuo settore
Come accennato in precedenza, la scelta del rilevatore di metalli per la linea di produzione più appropriato dipende da vari fattori, che possono includere:
- La tipologia di prodotto da monitorare: prodotti secchi, umidi, liquidi o confezionati richiedono diverse tecnologie di rilevazione. Ad esempio, i prodotti con elevato contenuto di umidità possono causare interferenze elettromagnetiche, rendendo necessaria una tecnologia con funzione di compensazione.
- La sensibilità richiesta: i rilevatori variano nella loro capacità di identificare particelle metalliche di diverse dimensioni. Settori particolari, come quello farmaceutico, richiedono livelli di precisione molto elevati. Il sistema Loma IQ4H Lock-PH di nimax, ad esempio, è progettato per rispondere a queste esigenze. Integrato con espulsore di corpi estranei metallici, è in grado di rilevare contaminanti metallici per produzioni fino a 30.000 compresse e capsule al minuto.
- L’ambiente di lavoro in cui il macchinario è installato: condizioni come temperature elevate, umidità e presenza di polveri possono influenzare le prestazioni dei rilevatori. Ecco perché i sistemi della serie IQ4H di nimax, ispirati alla filosofia “design to survive”, sono progettati e realizzati per adeguarsi a tutti i contesti di uso, garantendo performance elevate anche a utilizzo intenso.
Una corretta e informata valutazione di questi aspetti aiuta a garantire un investimento efficace in termini di adeguatezza e conformità. Noi di nimax siamo consapevoli di quanto sia importante il supporto di un fornitore qualificato e in grado di assistere opportunamente i clienti già a partire dalla selezione del sistema di rilevazione più adeguato in base alle necessità. Ecco perché mettiamo a disposizione dei clienti il nostro servizio di consulenza personalizzata, assistendo l’acquirente con la massima professionalità.
Rivolgiti a noi per ogni tua esigenza, siamo lieti di mettere a disposizione tutta la competenza del nostro personale dedicato. Compila il form e affidati ai nostri specialisti.
Buone pratiche di pulizia, manutenzione e calibrazione dei sistemi di rilevazione
A conclusione di questa guida, riteniamo opportuno passare brevemente in rassegna alcune buone pratiche essenziali a garantire il corretto mantenimento dei rilevatori di metalli industriali nel tempo. Per assicurare la precisione e l’efficienza dei sistemi di rilevazione nel corso della vita utile del prodotto, è infatti necessario attuare alcuni accorgimenti di routine che illustreremo di seguito.
Pulizia regolare
Una pulizia regolare dei rilevatori di metalli è cruciale per prevenire accumuli di residui che potrebbero comprometterne le prestazioni nel lungo periodo.
Le corrette procedure di pulizia includono:
- Spegnimento e scollegamento. Prima di iniziare la pulizia, assicurarsi che il rilevatore sia spento e scollegato dalla fonte di alimentazione per garantire la sicurezza dell’operatore.
- Utilizzo di detergenti appropriati. Va infatti sottolineato che l’uso di sostanze chimiche aggressive può danneggiare le componenti plastiche e compromettere la sicurezza del dispositivo.
- Pulizia delle superfici esterne. È consigliato l’utilizzo di panni morbidi per rimuovere polvere e residui dalle superfici esterne del rilevatore per evitare abrasioni.
- Asciugatura. Dopo la pulizia, si raccomanda asciugare completamente tutte le superfici per prevenire la formazione di ruggine o la crescita di muffe.
Test di sensibilità
I test di sensibilità sono fondamentali per verificare la capacità del rilevatore di individuare contaminanti metallici di dimensioni specifiche. Per eseguire un test di sensibilità efficace, si raccomanda di seguire la procedura qui di seguito.
- Preparazione dei campioni di prova: utilizzare campioni test contenenti sfere metalliche di dimensioni note e certificate, selezionate in base a una valutazione del rischio. È consigliabile utilizzare campioni di diversa composizione (ferrosi, non ferrosi, acciaio inossidabile) per valutare la sensibilità del rilevatore rispetto ai vari tipi di contaminanti metallici.
- Posizionamento dei campioni: inserire i campioni di prova nel prodotto o nel flusso di produzione, assicurandosi che attraversino il punto meno sensibile del rilevatore (solitamente al centro dell’apertura). Questo garantisce una valutazione accurata delle capacità del dispositivo.
- Esecuzione del test: far passare i campioni attraverso il rilevatore alla velocità operativa standard della linea di produzione. Monitorare le reazioni del sistema, verificando che rilevi e scarti correttamente i campioni contaminati.
Ispezioni
Infine, è essenziale prevedere ispezioni regolari sui rilevatori di metalli per assicurarsi del corretto funzionamento e del rispetto degli standard di sicurezza. Il servizio di assistenza programmata di nimax è pensato per rispondere a queste esigenze, garantendo
- Controlli periodici preventivi;
- Pacchetti personalizzati;
- Help desk dedicato e priority service.
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