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Marcatura diretta delle parti con tecnologia thermal inkjet

Cos’è la marcatura diretta delle parti e dove viene usata?

marcatura diretta delle parti codifica e marcatura thermal inkjet

La marcatura diretta delle parti (DPM) è utilizzata da molti settori industriali, tra i quali: aerospaziale, automotive, edilizio, componenti elettronici e applicazioni per l’estrusione.

La marcatura diretta delle parti può essere eseguita per diverse ragioni, eccone alcune: differenziare e identificare componenti dall’aspetto simile, facilitare gli assemblaggi, indicare che un controllo qualità o un altro processo è stato superato o permettere la tracciabilità di un determinato componente lungo la linea di produzione.

Quali sono le tecnologie usate per la marcatura diretta delle parti?

Nella maggior parte dei casi le parti da codificare sono in metallo o plastica, spesso di colore nero. I codici, inclusi simboli, loghi, datamatrix e testi vengono marcati direttamente sulla superficie di una parte con una tecnologia che garantisca che la marcatura sia ben visibile e leggibile facilmente, e che rimanga sulla parte per tutto il tempo necessario.

Sono necessarie quindi tecnologie in grado di ottenere una codifica con un buon contrasto, chiara, definita e in grado di durare nel tempo.

Per questo tipo di applicazioni di solito vengono utilizzati i marcatori inkjet (CIJ) e i marcatori laser a fibra. Entrambe le tecnologie possono ottenere una codifica ad alto contrasto su questo tipo di materiali.

I marcatori CIJ offrono una soluzione flessibile, dato che la distanza tra il marcatore e il componente da marcare può variare. Se la codifica deve essere permanente, o se sono necessari dei piccoli codici leggibili da macchine, è opportuno utilizzare un marcatore laser.

esempio codifica e marcatura diretta delle parti su plastica
Un’alternativa per la marcatura diretta delle parti: i marcatori thermal inkjet Domino Serie Gx

Grazie ai recenti progressi negli inchiostri, i marcatori thermal inkjet (TIJ) Domino Serie Gx sono un’ottima alternativa per la marcatura diretta delle parti. Domino Serie Gx è in grado di eseguire una marcatura di grande qualità e chiarezza, oltre ad essere una tecnologia estremamente semplice da usare.

Le cartucce di questi marcatori sono “plug and play”, il che permette agli operatori di passare rapidamente da un inchiostro ad un altro a seconda delle necessità produttive. La flessibilità dei marcatori thermal inkjet è unica ed è fondamentale per le aziende che producono diversi tipi di prodotti sulla stessa linea di produzione.

“Storicamente gli inchiostri TIJ hanno sempre avuto colori “classici”: nero, blu, rosso, ecc. Questo significa che non potevano marcare substrati scuri. La situazione è cambiata con il lancio degli inchiostri bianchi (WT101) e gialli (YL101) di Domino. Questi recenti sviluppi hanno permesso di utilizzare inchiostri pigmentati di alta qualità integrandoli su cartucce molto semplici da utilizzare”.
James Gibbins, TIJ Fluid Product Manager di Domino

marcatura con inchiostro colorato su poliammide colore scuro
Quali sono gli aspetti fondamentali della marcatura diretta delle parti?
  1. Colore: per ottenere il contrasto sufficiente è necessario un inchiostro opaco e giallo, dato che molto spesso le parti da marcare hanno un colore scuro. I nuovi inchiostri gialli e bianchi Domino assicurano un alto contrasto su questo tipo substrati.
  2. Dimensioni: i codici dovranno essere molto piccoli visto che dovranno essere applicati su componenti di dimensioni ridotte. Per stampare codici piccoli ma leggibili è necessario un alto contrasto. La tecnologia TIJ offre un’alta risoluzione per una codifica serializzata di codici leggibili da macchine (come ad esempio Datamatrix e Qr code), loghi e testi.
  3. Adesione al substrato: i materiali da marcare variano dall’ABS alla PET fino all’alluminio. Per non rallentare il processo produttivo è necessario che la codifica aderisca bene al materiale, che si asciughi facilmente e che non presenti sbavature. Gli inchiostri TIJ bianchi e gialli Domino hanno un’ottima adesione su una vasta gamma di substrati, tra cui poliammidi, ABS, PET e alluminio, tra gli altri.

marcatura diretta delle parti con inchiostro giallo marcatura thermal inkejt

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