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13 Gennaio 2025
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Sfatare i miti sull’automazione nel settore manifatturiero

I 7 miti da sfatare sull’automazione nel settore manifatturiero

articolo automazione nel settore manifatturiero miti da sfatare

Che utilizzare l’automazione nel settore manifatturiero possa migliorare efficienza, produttività e supportare più in generale la crescita aziendale non è di certo un segreto. Già a partire dal 2010 diverse aziende hanno iniziato a sfruttare i grandi vantaggi dell’implementazione dell’automazione nei processi produttivi. Diversi giganti della consulenza come Deloitte, McKinsey e Forbes hanno sottolineato i vantaggi dell’automazione, sottolineando come abbia tutte le potenzialità per rivoluzionare l’industria manifatturiera.

È vero che negli ultimi anni l’automazione, anche nel settore manifatturiero, ha preso sempre più piede, ma molte aziende nutrono ancora molti dubbi e pregiudizi, restando così indietro rispetto ai loro competitor. Un rapporto del 2023 del Manufacturing Technology Centre ha rivelato che l’esitazione dei produttori del Regno Unito ad investire in automazione e robotica ha avuto un impatto notevole sulla produttività generale del paese.

luoghi comuni automazione nel settore manifatturiero

Inoltre, mentre gli Stati Uniti sono spesso considerati leader mondiali nell’automazione, in particolare nel settore dell’automotive, gli errori legati a processi manuali inefficienti continuano a rappresentare un grande problema. Nel 2023, ad esempio gli allergeni non dichiarati sulle confezioni dovuti ad errori di codifica o di etichettatura erano alla base della metà di tutti i richiami di alimenti e bevande negli Stati Uniti.

Quindi, cosa si nasconde dietro la riluttanza nell’adottare l’automazione da parte delle aziende del settore manifatturiero? Abbiamo identificato le sette preoccupazioni principali sull’adozione dell’automazione in fabbrica, che riteniamo siano false e che debbano essere corrette

1 mito da sfatare1 – L’automazione non è necessaria perché i miei processi manuali funzionano bene

Affrontiamo prima il problema principale.

In qualunque modo li si guardi, i processi manuali sono una causa enorme di errori e, per estensione, di sprechi e costi inutili per i produttori.

In generale il tasso medio di errore nell’immissione manuale dei dati è di circa l’1%. Se ci sono degli operatori su una linea di produzione che inseriscono manualmente dei dati come parte del processo di codifica e marcatura non ci vorrà molto prima che uno di questi errori di immissione dati coinvolga i prodotti. Se vi affidate a dei processi manuali per il controllo qualità, c’è una buona probabilità che l’errore venga individuato solo dopo che ha causato lo spreco o la rielaborazione di migliaia di articoli.

Se un errore di codifica del prodotto entra nella catena di fornitura, il costo e lo spreco diventano ancora più significativi, senza considerare le implicazioni finanziarie del danno all’immagine del brand sul lungo termine.

2 mito da sfatare2 – L’automazione non mi interessa perché la mia attività è troppo imprevedibile

Sentiamo spesso delle aziende affermare che l’imprevidibilità della loro attività è un freno all’utilizzo dell’automazione nelle attività produttive.

Alcune aziende forniscono diversi prodotti ad aziende diverse, gestiscono diversi cambi di prodotto e spesso devono aumentare o rallentare la produzione per gestire i cambi nella produttività dovuti alla stagionalità. Molte aziende pensano che questo livello di imprevidibilità non possa essere gestito con l’automazione ma, in realtà, è vero il contrario.

Delle semplici soluzioni automatizzate possono sostituire l’inserimento manuale dei dati. Uno scanner di codici a barre, ad esempio, può popolare in automatico le marcature da apporre sui prodotti in base agli ordini di produzione esistenti o, in alternativa, i marcatori possono essere impostati per popolare i template delle codifiche da un database centrale.

Per rendere questi processi ancora più semplici, i software di automazione della codifica permettono agli operatori delle linee di produzione di connettere in rete i dati da riportare sui prodotti da un’unica postazione, come ad esempio un ufficio di produzione, attraverso dei sistemi SCADA, MES o ERP. E questi sistemi possono essere a loro volta connessi a dei sistemi di visione per il controllo qualità della codifica in tempo reale.

3 mito da sfatare sull'automazione manifatturiero3 – L’automazione porta alla riduzione di posti di lavoro

È vero che alcuni compiti che si svolgono su una linea di produzione come, ad esempio, la creazione di codifiche o l’immissione di dati, sono più adatti all’automazione, ma sono comunque dei compiti ripetitivi e spesso non molto soddisfacenti e le aziende stanno facendo sempre più fatica a trovare persone disposti a svolgerli.

La verità è che l’industria manifatturiera soffre di una carenza di manodopera. Un recente report di Deloitte e del Manufacturing Institute suggerisce che l’industria manifatturiera statunitense potrebbe aver bisogno di 3,8 milioni di nuovi lavoratori entro il 2033 e fino a 1,9 milioni di posti di lavoro in questo settore potrebbero restare vacanti.

Il vero ruolo della robotica e dell’automazione nella produzione non è quello di rimpiazzare i lavori manuali, ma quello di integrarli. Lasciando ai sistemi di automazione i compiti più di routine, noiosi o pericolosi, i lavoratori avranno meno pressione e più tempo per dedicarsi ad attività con un maggior valor aggiunto, tra cui la pianificazione strategica e l’implementazione dei progetti.

4 mito4 – Solo le aziende più grandi traggono vantaggi dall’automazione

Pensare che l’automazione sia accessibile solo alle grandi aziende che possono investire in modo significativo capitali e competenze è un altro luogo comune.

L’automazione può essere estremamente vantaggiosa anche per le piccole e medie imprese che possono automatizzare delle attività di routine e poco qualificate, come l’immissione manuale di dati per utilizzare la loro forza lavoro limitata in modo più efficace. Se questo non vi convince, considerate che per le piccole aziende il rischio di fallimento è significativamente più elevato rispetto alle grandi aziende e un richiamo di prodotti da migliaia o milioni di euro può voler dire la rovina finanziaria.

Naturalmente, il costo di implementare dei sistemi di automazione sulla linea è un’altra fonte di preoccupazione per le aziende più piccole, il che ci porta al quinto mito da sfatare.

5 mito da sfatare sull'automazione nel settore manifatturiero5 – L’automazione è troppo costosa

Secondo il recente sondaggio di Industry Insights Survey 2024 di Automate UK, l’81% dei lavoratori del settore ha indicato l’automazione come una delle principali preoccupazioni del 2023, e con il costo come ostacolo più significativo per l’adozione.

Ma se il costo in passato poteva essere un problema reale, oggi le cose sono molto diverse. I vantaggi in termini di risparmio su costi e rischi stanno diventando sempre più evidenti e le soluzioni sempre più convenienti da un punto di vista economico.

Il costo delle soluzioni automatizzate, tra cui la robotica e i software, sta scendendo. Secondo EY, il prezzo medio di un robot industriale si è dimezzato negli ultimi dieci anni e si prevede che continuerà a scendere. Un recente sondaggio di Bain ha rilevato che le aziende che hanno destinato almeno il 20% del loro budget IT all’automazione, negli ultimi due anni hanno ottenuto risparmi medi del 22%.

Naturalmente non è necessario apportare tutte le modifiche in una volta: piccoli sviluppi incrementali possono non solo aiutare ad ammortizzare il costo, ma può fornire anche una giustificazione concreta per degli ulteriori investimenti, come vedremo nel sesto mito da sfatare.

6 luogo comune6 – L’automazione è complicata e l’implementazione è destabilizzante per le imprese

Un vecchio proverbio dice: “Come si mangia un elefante? Un pezzo alla volta.”

Un’azienda che cerca di passare direttamente dall’elaborazione manuale alla produzione completamente automatizzata incorrerà in qualche problema, ma l’automazione non deve essere immediata e non deve coinvolgere tutte le fasi produttive. Le aziende possono iniziare in piccolo identificando un’unica area in cui l’automazione potrebbe aiutare a superare i problemi di produzione.

Un primo, rapido successo si può ottenere con la semplificazione dei cambi di prodotto. Una soluzione di monitoraggio automatizzata, ad esempio, può essere implementata per fornire un conteggio dei prodotti in tempo reale e avvisi corrispondenti per informare il personale di produzione quando una produzione sta per concludersi, consentendo loro di prepararsi in anticipo.

Si tratta di un semplice cambiamento, ma che ha permesso ad un cliente Domino di ridurre il tempo di cambio da 30 a soli 15 minuti. Il miglioramento delle prestazioni e il ritorno sull’investimento derivanti dall’automazione di un singolo processo giustificheranno in tempi brevi ulteriori investimenti in futuro.

7 luogo comune da sfatare7 – L’automazione richiede competenze interne che non abbiamo

L’ultimo mito da sfatare sull’automazione è quello che sia necessario avere delle competenze interne in azienda per gestire la transizione. Mentre un tempo questa poteva essere una preoccupazione valida, oggi molte aziende che offrono soluzioni automatizzate forniscono diversi servizi per gestire retrofit e implementazioni.

Una volta implementati, scoprirete che i sistemi automatizzati richiedono meno competenze interne di quanto credevate per continuare a produrre in modo efficiente; questo vi aiuterà ad affrontare qualsiasi preoccupazione possiate avere e permetterà alla vostra forza lavoro di dedicare più tempo ad attività a valore aggiunto, il che, a sua volta, renderà la vostra azienda più attraente agli occhi di futuri dipendenti.

Cosa state aspettando?

Ci sono molti equivoci e preoccupazioni che le aziende possono nutrire sull’adozione dell’automazione. Tuttavia, dati i costi in calo, i vantaggi finanziari e la crescente disponibilità dei partner di automazione ad aiutare a finanziare e implementare nuove soluzioni, la vera domanda diventa: puoi permetterti di non adottare l’automazione di fabbrica?